Scrittore polacco. Originario dei
Beschidi, promosse con altri poeti una sorta di espressionismo regionalista.
Svolse una feconda attività letteraria e giornalistica; scrisse poemi e
ballate (
Verbaschi, 1921;
I vagabondi dei Beschidi, 1923;
La
notte di San Giovanni Evangelista, 1924), romanzi (
La vita di
Nicola Srebrempisany, 1927-29;
Mar Morto, 1934;
Incubi, 1935;
Motori, 1938) e drammi (
Alcesta, 1925;
Il castello di
carte, 1940) (Bielsko, 1888 - Sosnowiec 1941).